GRAZIE DON ALFREDO
Conserviamo ancora negli occhi e nel cuore i momenti commossi e partecipati del saluto cristiano che abbiamo condiviso mercoledì scorso al momento del congedo da don Alfredo durante il rito esequiale.
Sapendo che “la vita non ci è tolta, ma trasformata” partecipando appieno a quella di Gesù risorto, raccogliamo con gratitudine il suo “testamento spirituale” spronandoci a vicenda a vivere insieme l’amore a Gesù e alla sua Chiesa.
BALLABIO 4.09.2011
i “Te Deum di don Alfredo”
... fecit mihi magna qui potens est.
GRAZIE, mio Dio, che mi hai creato e fatto cristiano.
GRAZIE, mio Gesù, che mi hai rivestito della dignità sacerdotale.
GRAZIE, mio Signore, che mi hai chiamato al ministero pastorale.
Ho amato la Chiesa come sposa,
L’ho invocata come madre,
L’ho servita con amore filiale.
Ubi amor,nihil labor!
Un GRAZIE a tutti indistintamente: ai familiari, ai parrocchiani residenti e villeggianti, ai cari confratelli tanto esemplari con i quali ho condiviso gioie, preoccupazioni e fatiche …
CHIEDO UMILMENTE PERDONO A COLORO CHE AVESSI INCONSCIAMENTE OFFESO; a quanti non avessi recato edificazione.
Desidero essere sepolto fra la mia gente alla Robiasca sotto gli occhi materni di Maria Immacolata.
In Te, Domine, speravi non confundar in aeternum.
Milano, 14 aprile 2021
Desidero condividere la preghiera di suffragio e di riconoscenza di coloro che hanno conosciuto, stimato, amato Don Alfredo Comi.
Nel suo ministero, così a lungo benedetto, ha mostrato una passione sempre viva che gli anni non hanno consumato, una intraprendenza di straordinaria vivacità, incontrollabile, per così dire, una dedizione esemplare nel prendersi cura delle persone, delle strutture, della storia e dell’arte delle parrocchie che gli sono state affidate.
A Barzio ha come messo le radici: Don Alfredo non poteva fare a meno di Barzio e Barzio non sembrava potesse fare a meno di lui.
Lo accompagnano in questo momento del passaggio all’abbraccio di Dio gli affetti, l’ammirazione, la simpatia di molti che raccolgono come responsabilità l’eredità del suo esempio, del suo indomito coraggio, di quella sua invincibile letizia che contagiava gli altri.
Noi preghiamo per lui mentre lui, ci immaginiamo, darà qualcosa da fare anche al Padre Eterno.
+ Mario Delpini Arcivescovo